Un articolo sul Corriere della Sera mi colpisce perché illustra l’attività di un circo in Uganda, sostenuta da un italiano, Giacomo Babaglioni, odontotecnico insegnante presso l’ospedale di Kampala. Lui dedica tutto il suo tempo libero a promuovere la formazione di un gruppo di giovanissimi artisti/acrobati ugandesi. Organizza prove, recluta talenti e propone lo spettacolo negli ospedali, nei riformatori e presso tutte le istituzioni internazionali . “Mi manca l’apporto di un coach italiano”. E’ bastato questo appello per farmi incuriosire, l’ho contattato via SKYPE e abbiamo concordato un periodo. Avrei insegnato il Teatro dei Piedi ai suoi ragazzi. Il tempo di preparare il materiale (valige, nasi costumi e accessori vari), fatte le necessarie profilassi, e sono partita per questa avventura. Con i miei mezzi, il mio scarso inglese e tanto entusiasmo. |
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Appena arrivata, tanto per conoscerci, abbiamo fatto insieme lo spettacolo nella sede dell’Ambasciata Italiana, |
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i ragazzi con le loro coreografie e acrobazie, e io inserendomi con i miei numeri di piedi. |
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Un giorno il mio allievo più promettente, Joshua,ha tiratofuori un cellulare ultimo modello e filmato un’intera scenetta. |
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Il giorno dopo la sapeva fare benissimo, lui, col ginocchio. Messo da parte il timore di insetti, topi, infezioni e pericoli nelle strade fangose e piene di buche, cibo polveroso, ho perseguito lo scopo di lasciare un piccolo segno nella vita di questi giovani, per dare loro una chanche in più. |
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Giacomo mi ha fatto partecipare a diverse manifestazioni promozionali, ricordo lo spettacolo fatto per una associazione internazionale | ||
di donne impegnate nel sociale, che ha fruttato un ingaggio a pagamento (sempre devoluto per il circo). Poi c’è stata l’avventura dello spettacolo al riformatorio, una trasferta che sembrava la Parigi/Dakar in una località lontana da Kampala. Lì ho toccato con mano la realtà locale, centinaia di bambini raccolti in uno spazio rurale, con parametri di igiene e cura difficilmente immaginabili. Penso di aver lasciato qualcosa a Hiccup Circus del mio bagaglio professionale. Allo stesso tempo questa esperienza di “coach” mi ha arricchito enormemente, rimettendo in discussione valori, talento e fortuna. |
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Giacomo Babaglioni ha riunito in questo libro pensieri, curiosità e aneddoti frutto della sua ventennale esperienza africana. Con lui ho condiviso brevemente l'investimento umano e artistico di Hiccup Circus.
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